La newsletter di Inarea, un racconto di immagini e parole per augurarti buona giornata con ironia e leggerezza.

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ImaginareaDaily

A novembre 2020 Inarea ha compiuto quarant’anni e, a gennaio 2021, il nostro calendario giunge al trentesimo anniversario.

Per festeggiare idealmente insieme questi due compleanni con lo zero, abbiamo pensato di tornare a voi, dedicandovi un’immagine al giorno per tutto il 2021.

Nasce così Imaginarea Daily: un racconto fatto di immagini e parole, per augurarvi buona giornata con ironia e leggerezza. Per riceverla tutti i giorni clicca qui.

Il 12 settembre 1964 c’è la prima di “Per un pugno di dollari” 

“Quando è stato lanciato il primo film degli “spaghetti-western”, il cinema italiano stava cominciando a ipotecare qualche stella sulla “Walk of Fame” con pellicole di tutt’altra pasta. Pensare a una produzione italiana, alle prese con il western, era come immaginare la controparte USA che ti sforna “Il barbiere di Siviglia”. Una cosa decisamente off-topic.

Per cui, per pubblicizzare la vicenda di Joe, il pistolero solitario che arriva in un villaggio al confine del Messico, vennero americanizzati tutti i nomi: Sergio Leone diventò Bob Robertson, Gian Maria Volonté John Wells ed Ennio Morricone Leo Nichols. Clint Eastwood (Joe), rimase l’unico in versione originale. Era l’attore che nel film aveva solo due espressioni: “una con il cappello e una senza”, come amava dire il regista.

Ma quel copricapo, dopo il servizio mimico, si concedeva anche alle migliori tortillas messicane: del resto, i soldi per il film erano pochi, ma il fake doveva essere autentico. Come pure l’arte italica dell’arrangiarsi. “Largo al factotum”, dunque: non lo diceva forse un certo Rossini?

 “

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19 Gennaio 1829 viene eseguita la prima del Faust di Johann Wolfgang Goethe

Sapete perché il diavolo spesso viene rappresentato come un capretto? Perché la tradizione cristiana ha preso in prestito l’iconografia dell’ “avversario” (che è l’etimologia della parola ebraica satan), dalla mitologia greca. Precisamente dal Dio Pan: uomo sì, ma con zoccoli e corna di ariete. Questo accadeva nell’alto medioevo.

Nel XIX secolo, con il Faust di Goethe, quest’immagine viene definitivamente ribaltata: Mefistofele, che tenta il giovane alchimista in cambio di conoscenza ed eterna giovinezza, è ora un dandy.

Ragiona con la mentalità del tempo e si veste da gentiluomo,
tanto da nascondere gli zoccoli nei “polpacci imbottiti”.
Quando si dice che il diavolo è nei dettagli.

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26 Aprile 1829 viene eseguita la prima del Faust di Johann Wolfgang Goethe

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